Come affrontare il trasloco di casa con i bambini


Traslocare non è mai una passeggiata di salute, tuttavia c’è chi risente più di altri della frenesia e dei disagi che il trasloco provoca, e va dunque tutelato maggiormente. Stiamo parlando dei bambini, che soffrono questo momento della vita molto più degli adulti, in quanto sono più legati agli ambienti a loro familiari, alla routine e alle piccole abitudini perché queste infondono loro sicurezza in un mondo che stanno imparando a conoscere, di cui ancora non possono fidarsi al cento per cento. La casa è dunque il loro nido, il loro punto di riferimento e il porto sicuro in cui rifugiarsi assieme a mamma e papà.

Una situazione nuova, un ambiente diverso e non familiare, viene vissuto sì con il grande entusiasmo che accompagna i bambini quando affrontano le novità, ma anche con una buona dose di paura e incertezza che spetta agli adulti dissipare. Questi ultimi, infatti, sono i principali responsabili di come il bambino vivrà questa nuova esperienza. Sta a loro fare in modo che la componente entusiasta, l’eccitazione della scoperta e della grande novità prevalga su quella della paura; sta a loro fare il modo che il trasloco diventi un momento di allegria e non di tristezza, un’opportunità di crescita e non qualcosa di spaventoso da affrontare con timore delle conseguenze.

Il trasloco e lo stato d’animo di un bambino

Come si sente asserire spesso, i bambini sono spugne: assorbono moltissimo dello stato d’animo di chi sta loro intorno, facendolo proprio. Ed è per questo motivo che, se il bambino vede i suoi genitori affrontare il trasloco con nervosismo e stress, urlando tra loro e affannandosi (spesso inutilmente) affinché tutto nella nuova abitazione sia perfetto fin da subito, essi assoceranno questo momento a qualcosa di fortemente destabilizzante, che altera il loro equilibrio in maniera negativa, vivendolo decisamente male. Potranno allora diventare particolarmente capricciosi e dispettosi, oppure regredire ad atteggiamenti più infantili che sembrano aver superato: per esempio potranno fare la pipì a letto o rifiutarsi di mangiare.

Per evitare che ciò avvenga, senza dubbio la prima cosa che i genitori devono fare è sforzarsi di affrontare il trasloco in maniera positiva, organizzando tutto per tempo ed evitare di trasmettere al piccolo il proprio nervosismo e le proprie preoccupazioni. Dovranno evitare di manifestare il loro stress davanti a lui, e soprattutto non mostrarsi più irritabili e irascibili del solito per via della frenesia e dell’impegno enorme richiesto dal trasloco. Il bambino, poi, dovrà aver modo di familiarizzare per tempo con il suo nuovo ambiente. Per questo motivo è bene portarlo nella nuova abitazione fin da subito, facendosi perciò accompagnare da lui quando si andranno a fare i primi sopralluoghi o i primi viaggi per trasportare qualcosa.

Un’ottima tecnica è quella di chiedere al bambino piccolo di portare anche lui qualcosa nella nuova casa, magari dei peluche da sistemare assieme nella nuova cameretta. Coinvolgendo i piccoli di casa nell’operazione trasloco, questa apparirà loro decisamente meno estranea, meno pericolosa e più affascinante. In sostanza, i genitori devono avere l’abilità di trasformare qualcosa di faticoso, che per loro è fonte di fatica e stress, in qualcosa che agli occhi dei bambini deve apparire come una sorta di nuova, entusiasmante avventura che la famiglia deve affrontare insieme, unita e partecipe. Così facendo, non solo il piccolo non subirà lo stress del trasloco, ma ne sarà persino entusiasta.

Il trasloco con bambini: l’approccio alla nuova casa

Quando il trasferimento è avvenuto – o ancor meglio, poco prima che avvenga – è bene mostrare al bambino quali saranno i suoi spazi, quale sarà la sua cameretta e tutti i vantaggi che trarrà dalla nuova sistemazione. Magari finalmente avrà uno spazio tutto suo per giocare oppure un giardinetto dove potrà cimentarsi nel piantare fiori o giocare con il suo cagnolino. Quando si trasloca, poi, uno dei primi ambienti da sistemare deve essere proprio la sua cameretta, che deve essere pronta e disponibile da subito, cosicché il bimbo possa ritrovare immutati i suoi punti di riferimento abituali.

Una delle parole chiave di un trasloco sereno, infatti, è “abitudine”: pur nelle fatiche e nello sconvolgimento della routine abituale che il traslocare inevitabilmente determina, genitori e familiari devono fare in modo che i bambini piccoli mantengano le loro abitudini, i loro orari (fondamentale è rispettare le loro abitudini relative ai pasti e al riposo notturno e diurno) e i loro rituali, cosicché non abbiano l’impressione che le loro vite siano state letteralmente stravolte dall’evento.

Traslochi con bambini: l’importanza dei piccoli rituali

Se il bambino era abituato a dormire con i propri genitori, e nella nuova casa avrà invece una cameretta tutta per sé, è bene che incominci a viverla dapprima solo di giorno; il passaggio dal dormire nel lettone a dormire in un letto proprio, da solo in una stanza sconosciuta, dovrà essere graduale e avvenire assieme alla mamma che all’inizio si addormenta con lui, magari raccontandogli una favola o cantandogli una ninna nanna che lo rassicuri e lo calmi. Un’altra regola aurea è quella di non forzare il bambino a fare cose che non vuol fare. Per esempio se per addormentarsi ha bisogno di qualche rituale fisico – stringere il dito del papà, attaccarsi al collo della mamma o mettersi un cappellino – il periodo immediatamente successivo al trasloco non è certamente il momento giusto per cambiare tale routine.

Quando tutto nel suo mondo sta cambiando, alcuni rassicuranti punti fermi sono fondamentali per il suo benessere fisico e psichico. Se qualcosa non va, se ci sono problemi o se, nonostante tutte queste misure preventive, il bambino dovesse mostrarsi irrequieto, non c’è nulla di più saggio che parlare con lui, senza fretta né impazienza. Se i genitori gli daranno l’impressione di ascoltarlo davvero e di volergli andare incontro, il bambino si aprirà e racconterà i suoi timori. Per gli adulti si tratta di timori sciocchi e infondati, ma per lui sono di fondamentale importanza, ed è bene non sminuirli, ma al contrario rassicurarlo e mostrargli con dolcezza che non deve aver paura.

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