Il trasloco è la terza causa scatenante dello stress, subito dopo un lutto ed alla perdita del lavoro. Potrebbe sembrare banale, ma il trasloco è una vera e propria separazione e cambiamento da quella che era la propria vita.
Cambio di casa, eliminazione – per motivi di spazio – di molti oggetti cari, cambio di città, abitudini ed orari differenti, gestione amministrative e legali: insomma una vera e propria ansia nel proiettarsi verso una nuova vita.
In certi casi, in alcune persone si manifesta una fobia del cambiamento – denominata tropofobia – che blocca in qualche modo l’individuo verso il nuovo, l’ignoto (in parte) e il dover affrontare tutto ciò che un trasloco provoca. Se già il trasloco in se è fonte di stress, per i tropofobici è un vero e proprio blocco, che causa tristezza e demotivazione.
Come organizzarsi prima del trasloco
Sarebbe preferibile, mesi prima del giorno fatidico, organizzarsi sia mentalmente che fisicamente, non solo al cambiamento che si dovrà affrontare ma al trasloco vero e proprio. Una buona organizzazione, riduce notevolmente lo stress e dona all’individuo la giusta forza d’animo per affrontare tutto ciò che gli spetta.
Per tenere sotto controllo ancora meglio lo stress, dopo aver organizzato mentalmente il trasloco, sarà necessario iniziare ad imballare tutte le cose che non sono utili ed indispensabili: che siano oggetti o vestiti non di stagione è bene riporre tutto negli scatoloni in modo da non doverci pensare più avanti. Dopo aver svolto questa azione ci si sente già molto meglio e meno ansiosi.
Prima ancora di riporre tutto negli scatoloni è necessario fare un piccolo passo indietro, ovvero il reperimento di scatole e scatoloni adatti all’imballaggio. Anche in questo caso, il discorso non è per nulla banale, in quanto è meglio prepararsi per tempo al reperimento al fine di avere a portata di mano gli imballaggi di ogni misura a tempo logico. Saltando questo passaggio ci si ritroverà senza gli opportuni scatoloni e con il caos per casa, che non farà altro che aumentare stress e malumore.
Bisogna inoltre pensare bene all’entità degli sforzi da affrontare e rispondere alla solita domanda: fai da te o rivolgersi ad una ditta specializzata? In questo caso è necessario verificare se si preferisce investire in un costo di un’operazione specializzata o risparmiare dando vita ad un effetto domino di stanchezza, fatica e – a volte – rottura di mobili ed oggetti.
Non solo: fare una piccola cernita, inizialmente anche solo visiva e veloce, dove andare a concentrarsi su cosa tenere, cosa regalare e cosa buttare. Una volta pensato a questi passaggi, procedere direttamente con il “buttare” e successivamente con il “regalare”. Sono azioni fondamentali che riducono notevolmente oggetti ed indumenti sparsi per casa ed aiutano così ad avere maggiore consapevolezza di cosa portare nella nuova abitazione.
Come si affronta lo stress durante il trasloco?
Con la giusta organizzazione, si arriva alla data fatica con buona dose in meno di stress ed ansia. Ma non per questo si è comunque in grado di gestire tutto in maniera tranquilla, anzi occorre avere ancora pazienza e prepararsi al meglio:
Avere dei soldi da parte: si rende necessario avere un budget dedicato solamente per riparare ad eventuali imprevisti. Un paracadute finanziario riduce lo stress. Un pensiero in meno.
- I ricordi: mettendo via gli oggetti normalmente saltano fuori vecchi ricordi, di cui non ci si ricordava nemmeno dell’esistenza. Attenzione quindi: se sono ricordi felici, nessun problema ma in caso contrario lo stress potrebbe prendere il sopravvento insieme ai tristi ricordi ed un susseguirsi di malumori. Bisogna esserne preparati.
- Accettare gli imprevisti: per quanto l’organizzazione sia impeccabile, c’è sempre un imprevisto dietro l’angolo. Bisogna cercare di non accumulare stress ma gestire la situazione al meglio.
- Il caos : una volta che si arriva nella nuova casa, non bisogna farsi prendere dallo sconforto guardando gli scatoloni in giro per tutte le stanze. Si rende necessario farsi forza e cominciare a mettere in ordine ciò che possa servire nell’immeditato come piatti, bicchieri, posate e vestiti. Subito dopo procedere per gradi e per urgenza di utilizzo.
- Conoscere il nuovo vicinato: una volta che sembra tutto in ordine bisogna concerdersi un momento per se stessi, esplorando il nuovo quartiere, curiosando tra i negozi e facendo amicizia con le persone che vivono accanto.
La cosa migliore, in previsione di un trasloco è comunque e sempre pensare al lato positivo: dimenticarsi per un attimo della fatica e dell’organizzazione, concentrandosi su ciò che di nuovo questa esperienza porta nella vita. I cambiamenti creano stress ma se presi nel verso giusto, possono solamente dare felicità.